mercoledì 28 febbraio 2007

Wond'ring aloud


Wond'ring aloud - How we feel today?
Last night sipped the sunset
my hands in her hair
We are our own saviours
as we start both our hearts beating life
into each other

Wond'ring aloud - Will the years treat us well?
As she floats in the kitchen
I'm tasting the smell
of toast as the butter runs
then she comes, spilling crumbs on the bed
and I shake my head

And its only the giving that makes you
what you are

(Ian Anderson, 1971)

martedì 27 febbraio 2007

Un ultimo caso per Sherlock Holmes!


"...accanto al corpo di Hugo, con le zanne ancora affondate nella gola sbranata, c'era un'enorme bestia bianca e oro, simile a un volpino ma assai più grande di un qualsiasi volpino si sia mai visto al mondo. E mentre lo guardavano sbigottiti, quella creatura dilaniò con uno strappo la gola di Hugo Baskerville volgendo verso di loro gli occhi fiammeggianti e le fauci grondanti sangue...."

(un omaggio a Larry, il più feroce cane di Ciampino... :-)

lunedì 26 febbraio 2007

venerdì 23 febbraio 2007

L'etere che suona

Forse qualcuno conosce il Theremin per via di Jimmy Page, che lo suonava in Whole Lotta Love nel film "The Song Remains the Same", ma questo stranissimo strumento ha una storia lunghissima e una sua dignità anche negli ambienti della musica classica (Clara Rockmore era l'interprete che lo rese famoso negli anni '30).

Pare che l'inventore, Lev Termen, sia addirittura stato convocato al Cremlino da Lenin, e che quest'ultimo abbia voluto provare lo strumento personalmente, affascinato dal timbro così simile alla voce femminile e deciso a valorizzare un'invenzione tecnologica di paternità sovietica.
A parte le dimostrazioni ed i concerti (a volte polifonici, per tre o più voci) il Theremin fu largamente impiegato nelle colonne sonore di film di fantascienza, thriller e horror, in cui la sua voce inquietante era perfetta per sottolineare le scene di maggiore tensione.
Il Theremin è ancora costruito ai giorni nostri, nonostante le tradizionali valvole contenute nel bauletto di legno siano ormai state sostituite da circuiti integrati; il protagonista del filmato è in effetti un moderno Etherwave, progettato e fabbricato nei laboratori del grande Bob Moog.
Esiste un sito dedicato al mondo del Theremin e si trova a questo indirizzo: Theremin world



Buon ascolto e... tenete la luce accesa!

giovedì 22 febbraio 2007

Betrayed


Ecco un testo che si addice molto bene al mio umore odierno... Peter Hammill non è mai stato un ottimista, né le sue liriche si sono mai prestate ad essere canticchiate sotto la doccia; qui però rischia davvero di passare per nichilista!!!

PETER HAMMILL - Betrayed (da "Over", 1976)

When I began I was full of altruistic dreams
believed in princes and princesses, kings and queens
Now I find they're all human inside
all bitterness and pride
so why shouldn't I be like that too?

It seems that I've forgotten all I tried so hard to learn
it seems there's not an ounce of love or trust
anywhere in the world

Friends - they're all harbouring knives
to embed in your back out of revenge, or spite
or indifference, or lack of other things to do
In the end - just who's going to be a friend for you
when they kick you in the guts just as your hand holds out the pearl?

It seems that there is nothing left but hatred and lust in the world

I don't give a damn anymore - I've only wound up betrayed
it's all been absolutely worthless
all the efforts I've made to be gentle and kind
are repaid with contempt
degraded by sympathy and worthless kindness
and love that isn't meant.

I'm through with joy and company, I've done with pretty words
Betrayed - there's no hiding-place, anywhere in the world

I've nothing left to fight for, except making my passion heard:
I DON'T BELIEVE IN ANYTHING ANYWHERE IN THE WORLD!

mercoledì 21 febbraio 2007

Vecchie glorie, vecchie volpi?

E' ufficiale: i riformati Genesis si esibiranno il 14 luglio al Circo Massimo per un pubblico non pagante che costituirà quasi certamente la più vasta platea della loro carriera.
La notizia sembrerebbe di quelle in grado di farmi letteralmente saltare sulla sedia (rischiando un infortunio alla rotula :-)
Eppure...... cosa c'è che non quadra?
Si è vociferato per mesi di un'ipotetica reunion, e quando noi appassionati di prog leggiamo la parola reunion associata a questo glorioso nome, accade che la mente vada all'evento di Milton Keynes del 1982, quando l'arcangelo Gabriel tornò per un giorno a vestire i panni di Rael, della Volpe, dell'Old Man, di Britannia, dello Slipperman, della Testa Romboidale.... quando la cena fu di nuovo pronta ed i carrillon suonarono per l'ultima volta il motivetto di Old King Cole.

Impossibile quindi mascherare la delusione per una "mezza" rimpatriata, che oltre a quella di Gabriel vede l'assenza di Steve Hackett e che quindi rischia di culminare in scialbe riproposizioni delle innocue canzoncine pop che hanno fatto la fortuna di Phil Collins & co. negli anni 80/90.
Restano le dichiarazioni alla stampa proprio da parte della vecchia volpe (no relation!) Collins che ha assicurato che la scaletta sarà scelta in modo da accontentare tutti, quindi molto probabile un medley di mezz'ora con i loro veri capolavori snocciolati (e sviliti...) in formato bignami. Quest'ultima possibilità è sufficiente a convincermi ad essere presente, nonostante tutto.....

lunedì 19 febbraio 2007

The Wild Psychedelic Reincarnation of the Witch


Allora detta così forse fa paura... ad ogni modo mi ritrovo a fare gli onori al MySpace di una cara amica, compagna di pizze tonini, di esami preparati al ritmo di dark side e mantra, nonchè grande donna di blues e amante segreta di Roger Waters (talmente segreta che manco lui lo sa... nonostante qualcuno abbia provato che uscivano abbracciati da un noto e lussuoso hotel romano)...che altro aggiungere... fatevi un giro che è molto interessante!

Jennifer Jentle

domenica 18 febbraio 2007

Thank U


How about me not blaming you for everything
How about me enjoying the moment for once

How about how good it feels to finally forgive you

How about grieving it all one at a time


Questa è la versione registrata da Steven Wilson (Porcupine Tree) di un pezzo molto conosciuto (non vi dico chi la cantava, ma forse la riconoscerete!) che però mi ha sempre lasciato indifferente.
Al contrario, trovo stupenda QUESTA interpretazione!!!
Purtroppo non sono riuscito a farne l'upload se non con rapidshare, quindi chi vuole ascoltare deve avere un po' di pazienza :-(

Ascolta (qualità 32kbps, dimensione 1 MB)

venerdì 16 febbraio 2007

Minchia che noia...

Eccomi qui di nuovo a Catania per gli esami fuori sede... ovvero: come mobilitare quattro persone, pagare loro il biglietto aereo, il vitto e due pernottamenti (ah, pare che l'hotel in cui alloggiamo sia un ex-bordello!) affittare un'aula informatica e guadagnare 700 Euro in tutto!
Un affarone, non vi pare?!? E per fortuna non riceviamo alcun compenso per la trasferta!
Confido almeno nella cena a base di pesce, lo stoccafisso di ieri sera era ottimo (anche se la presenza di un "Neonato marinato" tra gli antipasti ci ha inizialmente un po' allarmato...:-)

P.S. per quanto riguarda le zanzare, leggere sotto: ormai credo sia un flagello divino a me riservato per espiare qualche colpa tremenda...............

Cantami, o Diva, l'ira funesta del mongrelide gatto...

Ovvero stralci di discussione semiseria su MSN

Mongrel Cat scrive:
mi ero finalmente addormentato
Mongrel Cat scrive:
mi sono svegliato tumefatto...
Mongrel Cat scrive:
e tutto sudato
Mongrel Cat scrive:
gonfio di sonno
Mongrel Cat scrive:
queste cazzo di zanzare...
Mongrel Cat scrive:
potrebbe essere una canzone di zappa
Mongrel Cat scrive:
mai pensato di dover avere a che fare con le zanzare di inverno
Mongrel Cat scrive:
è una specie maledetta
Mongrel Cat scrive:
tutta colpa di noè

...

Mongrel Cat scrive:
si vede che a lui non pungevano

...

...

Mongrel Cat scrive:
bastava che ne schiacciasse due con la mano
Mongrel Cat scrive:
il maschio e la femmina... tutto risolto

esempio di globalizzazione musicale

visto che l'Oriente è la nuova frontiera...
visto che tutti abbiamo fatto una serata karaoke almeno una volta nella vita...
credendo fermamente negli scambi culturali....
vi propongo di cimentarvi in


(vi concedo la traslitterazione:

wo bupa bupa la
wop shenjin bijiao da

bupabupabupala

yi ge ren shui ye bupa bupa la)



e in


(ah questo tizio è coreano e non cinese come indicato)

P.S.: un grazie di cuore a Ka per avermi segnalato queste perle e fornito il testo della prima canzone.

giovedì 15 febbraio 2007

Album di famiglia


"...pagine intere di foto tessera scadenti che la gente delusa ha spiegazzato, strappato, abbandonato, e che un tipo stravagante ha minuziosamente ricomposto e archiviato...
"

mercoledì 14 febbraio 2007

Come ciliegi in fiore...



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti

la salute per me li aveva lasciati

coi fiori di neve che avevan perduti.


Un sogno, fu un sogno ma non durò poco

per questo giurai che avrei fatto il dottore

e non per un dio ma nemmeno per gioco:

perché i ciliegi tornassero in fiore,

perché i ciliegi tornassero in fiore.

...

(F. De andrè - Un medico )

Ogni primavera i giapponesi seguono con trepidazione le fasi della fioritura dei ciliegi: è occasione di balli e feste gioiose... è un'antica tradizione...
Un fiore candido, delicato che appena raggiunto il suo massimo splendore cade abbandonandosi al vento.
Per i giapponese è la metafora della vita: meravigliosa ma di breve durata (la fioritura dura solo 2 o 3 giorni), bellezza effimera, caduca.
E' l'invito a cogliere l'intensità di ogni nostro respiro, riconoscere e affrontare l'angoscia e la paura (per prima quella della morte).
Ci ricorda di desistere dall'attaccamento alle cose materiali, che è il modo migliore per coprendere queste paure ed è forse la chiave per un'esistenza serena.
Tutto questo in un puro, semplice, candido fiore di ciliegio.

lunedì 12 febbraio 2007

Senza titolo 2

As the cheerless towns
pass my window
I can see a washed out moon
through the fog

domenica 11 febbraio 2007

Damien@Glasto



La nostra spedizione al conservatorio di Milano si sta avvicinando :-) così mi è venuta voglia di cercare su YouTube spezzoni live di Damien Rice.



Questo filmato è stato girato a Glastonbury nel 2004... l'ho scelto per l'insolito medley Creep/Blower's Daughter (a seguire c'è Cannonball, stupenda!)
Il batterista secondo me è un po' frustrato dal fatto di suonare in una band quasi completamente acustica e qui ha l'occasione di sfogarsi, anche se per soli 20 secondi!!! :-)

venerdì 9 febbraio 2007

La Strato rossa!!!


Lo ammetto, da quando ho ricevuto in regalo la EKO S300 "metallic red" (una replica fedelissima della Stratocaster) questa è diventata un po' una mia mania... ho scoperto che praticamente tutti i miei chitarristi preferiti hanno usato una Strato rossa almeno una volta nella vita, addirittura Clapton e Hendrix - in genere immortalati con Fender nere o bianche - o The Edge, che ne usò una solo durante lo Zoo TV Tour nel '93.
C'è poi chi l'ha eletta a suo strumento preferito, come David Gilmour, Mike Oldfield o Mark Knopfler, che ai tempi dei Dire Straits la alternava ad una Telecaster dello stesso colore e ad una Pensa-Suhr dalla finitura "sunburst".
In preda all'esaltazione (!!!) ho raccolto tutte le foto in un collage.......................... :-)

giovedì 8 febbraio 2007

Mellotron fai-da-te


Avete in casa vecchi walkman ormai inutilizzati? E' tempo di costruire un mellotron artigianale!
E' ciò che ha pensato di fare Mike Walters usando 14 walkman ed una vecchia tastiera Casio; i nastri girano di continuo nei lettori, la pressione dei tasti permette al suono di essere passato all'altoparlante. Ognuna delle 13 cassette contiene una nota (suonata su due ottave diverse), mentre sulla quattordicesima è registrato un loop di batteria. Esattamente come nel mellotron. Geniale.

Melloman (da non perdere l'intro di Strawberry Fields Forever!!!! :-)

mercoledì 7 febbraio 2007

P(hotosh)op Art?


Con Photoshop tutti potranno essere Andy Warhol per 15 minuti ;-)
(il risultato però lascia molto a desiderare...)

Senza titolo


All sign of the living has gone
The train pulls into the station
And no-one gets off
And no-one gets on
(Steven Wilson)

martedì 6 febbraio 2007

Keef: suggestioni post-psichedeliche


Marcus Keef è il fotografo che agli inizi degli anni '70, con le sue suggestive copertine, inaugurò l'utilizzo artistico della tecnica dei "falsi colori" (usava pellicole ad infrarossi, oggi un risultato simile si può ottenere con programmi di elaborazione di immagini).
La sua campagna inglese pullula di alberi rosa che si stagliano verso minacciosi cieli rossi (Zior), per non parlare dei cactus gialli in riva a spettrali oceani neri come la pece (Indian Summer) o delle paludi melmose rese ancora più tetre dai tronchi scheletrici che vi sono immersi (Tonton Macoute).
Quando i colori non sono falsati, Keef punta invece su un effetto di "sospensione", sovraesponendo la fotografia e creando un alone di luce diffusa che evidenzia l'immobilità della scena ritratta (Fresh Maggots, Dando Shaft, Affinity, Nirvana). I coloratissimi personaggi del circo sono un'altra delle sue fonti di ispirazione, come dimostrano gli artwork dei dischi di Jimmy Campbell e dei Beggars Opera.
Sono firmate da Keef anche le più celebri copertine di David Bowie (The Man Who Sold the World), Rod Stewart (An Old Raincoat Won't Ever Let You Down) ed il primo Black Sabbath, quello con il mulino in riva allo stagno e la strega a farne gli onori di casa!
Keef continuò a lavorare sulle copertine fino alla metà degli anni '70, passando gradualmente ad uno stile più convenzionale ed anonimo per poi reinventarsi come regista di videoclip (ha lavorato soprattutto con Kate Bush).

Qui alcune gallerie (ovviamente solo la copertina di un 33 giri può rendere giustizia a questi scatti...):

Marcus Keef 1
Marcus Keef 2
Marcus Keef 3

domenica 4 febbraio 2007

Disfu R.I.P.


Era ormai l'ombra del negozio/ritrovo di una volta, il tempio del vinile affollato di devoti nel sabato pomeriggio (ero uno dei più assidui!), ma mette comunque un po' di tristezza apprendere che quelle sei saracinesche di via degli Etruschi da domani resteranno definitivamente abbassate...

E' il destino riservato a tutti gli altri? Si dice che Revolver sia il prossimo... Quant'è vicino il giorno in cui ascolteremo musica esclusivamente sotto forma di file? (da leggere con il tono colpevole di chi ha il client bittorrent aperto...)

L'arca di Michael Sowa


I ritratti parlanti nella camera di Amélie Poulain ("dì un po', non è che per caso si sta innamorando...?") e la lampada animata sono opera sua, un artista tedesco che rappresenta il mondo dal punto di vista degli animali, a volte con intenti satirici.
Non che questi si sostituiscano agli uomini in senso "disneyano" (non sono antropomorfi) ma piuttosto ne prendono il posto in situazioni apparentemente assurde: conigli seduti nello scompartimento di un treno, maiali appollaiati sul filo della luce, orsi al guinzaglio, giraffe in barca a remi...
Purtroppo non esiste un suo sito personale, chi vuole approfondire può solo "googlare" il suo nome e troverà alcune gallerie. Io ne sono rimasto affascinato :-)

sabato 3 febbraio 2007

Love over gold




















It takes love over gold
and mind over matter
to do what you do that you must

When the things that you hold
can fall and be shattered
or run through your fingers like dust

Wouldn't you miss me at all?



Lo so, è un po' tardivo come tributo a Syd, ma non per questo meno sincero... sono stato in qualche modo "ossessionato" dalla storia di quest'uomo per anni, moltissimi anni.
Libri, documentari, foto, notizie di attendibilità incerta... tutto ciò che potesse farmi capire meglio cosa provasse Syd verso il suo (ex)gruppo, i suoi (ex)compagni - che tutto sommato lo hanno estromesso in malo modo - e soprattutto verso il mondo, per quanto il suo universo personale si fosse ridotto alla sola cittadina di Cambridge, almeno come estensione fisica.

"E' tremendamente cortese da parte vostra pensarmi qui / e vi sono assai obbligato per aver chiarito che non ci sono" cantava Syd nel suo ultimo contributo alla causa Floyd, quella Jugband Blues che chiudeva beffardamente "Saucerful..." e non possiamo negare che sia rimasto coerente con quella affermazione, evitando in 35 anni qualsiasi contatto con giornalisti e passanti molesti per non dover rievocare i giorni del successo, del flower-power, dell'acido e del mandrax.

E' a mio parere quello di Gilmour il ricordo più toccante del vecchio amico (perché in fondo era lui l'amico d'infanzia di Cambridge, non certo gli altri tre) che al momento della scomparsa di Syd si trovava in tour in Austria... una versione di Dark Globe con solo la sua voce e la chitarra, neanche provata nel soundcheck.

E' nato un blog (non se ne può più!!!)

Non so cosa conterrà, l'unica cosa certa per ora è il nome!